Alessandro Di Lorenzo analizza il settore Flag Daemons 2023 dall’Under 12 alla Femminile.
Flag Under 13 – E’ un bel gruppo che sta crescendo. I ragazzini sono alla loro prima esperienza in assoluto: ci sono ovvi limiti d’età ma sono coloro che si sono preparati meglio di altri per non aver avuto grossi impegni con la tackle e perchè Mauro Mondin ha organizzato una serie di bowl perché i ragazzi si conoscessero e si affiatassero al meglio. Una strategia che ha pagato, il livello tecnico è buono e il coaching è all’altezza della situazione. Se quest’anno riescono a giocarsi i playoff sarebbe già un ottimo risultato e un punto di partenza su cui costruire qualcosa di importante.
Flag Under 15 – Forse rispetto alle altre giovanili è la categoria che al momento è più indietro proprio per i tanti impegni della tackle. Bisognerà lavorare molto fra un paio di settimane in poi e recuperare perché il campionato nazionale U15 non perdona, è molto competitivo: se nell’U13 te la puoi anche cavare trovando un livello medio, in quello U15 si fa davvero sul serio, l’asticella è molto più alta.
Flag Under 17 – Individualmente sia sul profilo tecnico che atletico ci siamo, ci sono elementi importanti e anche se è il gruppo che fin qui ha lavorato meno, è quello su cui si può crescere maggiormente. Fino ad oggi è stato difficile vedersi e pianificare gli allenamenti ma la squadra c’è: l’obiettivo principale sarà quello di trovare gli equilibri giusti per mettere insieme i singoli elementi e creare un gruppo affiatato, possibilmente cercando di organizzare diversi test match. Sarà un campionato difficile, perchè alcune U17 bene organizzate possono tranquillamente militare anche in un campionato senior, facendo la propria bella figura. Dunque, è performante ma noi ci siamo, abbiamo tutto per fare davvero bene.
Flag Femminile – E’ un gruppo che ha già una discreta esperienza e se ripartono dal livello da cui si sono fermate lo scorso anno possono fare ancora meglio. Positivo l’accordo dell’anno passato com le tempeste e anche quest’anno ci sarà l’unione con la flag femminile di Busto Arsizio. Anche in questo caso il campionato è competitivo e molto più ampio che in passato. In questo senso, l’esperienza americana dei World Games ha permesso al movimento di ampliarsi, risvegliando la voglia di diverse società nell’investire nel settore femminile. C’è però un grande punto interrogativo: ad agosto ci saranno gli Europei a Dublino e bisogna ancora capire come si svilupperà il calendario, tra impegni, date e pause. Durante i raduni azzurri non si potrà giocare, anche noi abbiamo ragazze in nazionale e il campionato si fermerà. Resta da capire la formula e i tempi. Io preferirei che eventualmente tutto venisse condensato piuttosto che diluito nel tempo: meglio intensificare gli impegni e le partite.