Firenze amara per i giovani rossoneri, costretti a cedere il titolo italiano ai Giaguari Torino (che in finale hanno la meglio in overtime sui romani di Legio XIII).
Dopo il record convincente della due giorni di Milano (5-1) che ha trascinato i Daemons alla fase finale ottenuta con merito, i ragazzi di coach Cavallini erano chiamati alla difficile riconferma del titolo.
Tanti gli ostacoli da superare: l’innesto di parecchi rookies in un anno nel quale allenarsi è stata davvero un’impresa, la perdita (a causa di scelte federali oltremodo penalizzanti) del fortissimo “blocco rosa” bi-campione d’Italia, i diversi acciacchi patiti nel massacrante weekend precedente e, non ultima, la importante crescita di livello delle contendenti.
Tanti ostacoli e troppo impegnativi per i nostri ragazzi, che si sono battuti con grande coraggio, ma hanno mostrato limiti dovuti soprattutto all’inesperienza e alla mancanza di quegli automatismi che solo un allenamento costante può garantire.
Il calendario del torneo in semifinale metteva di fronte Daemons e Legio XIII Roma da un lato e Seamen Milano e Giaguari Torino dall’altro.
Contro i romani, coach Cavallini si affida in partenza ai giocatori più esperti con l’atletismo di Aglioti e Vulpio a trainare attacco e difesa, la sempre ottima Andrea Ghidotti a fare argine e un inedito Carmelini spostato quest’anno dal suo consueto ruolo di centro e schierato in cabina di regia.
Partenza contratta, con i romani che hanno preparato la partita, leggono bene i giochi di corsa e le reverse del nostro attacco e costringono spesso il QB rossonero a forzare passaggi difficili e a subire la pressione. Da qui gli intercetti che in più di una occasione mettono in condizione la Legio XIII di partire da un’ottima posizione di campo e di punire sistematicamente la difesa, tanto che il primo tempo si chiude con un pesante passivo di 19-0.
Nel secondo tempo è un’altra partita: i giovani Daemons si scrollano di dosso paura e incertezza e cominciano a martellare la difesa romana con un gioco bilanciato di corse e passaggi e qualche trick play che dà i suoi risultati, tanto che al 2 minutes warning i rossoneri arrivano a una segnatura dal pareggio (merito anche di una difesa che nulla concede e dei due touchdown segnati da Mattia Aglioti).
Ma la Legio XIII gioca molto bene con l’orologio, vanifica i timeout spesi da coach Cavallini e vola in finale grazie a una prestazione di assoluto livello.
La finale per il terzo e quarto posto vede poi di fronte Daemons e Seamen (sconfitti 28-12 dai Giaguari Torino nell’altra semifinale).
Ottimo primo tempo dei nostri ragazzi che mentalmente hanno già archiviato lo shutout patito la settimana scorsa al Vigorelli per mano dei ragazzi in divisa bianca di coach Luca Cova.
Aglioti porta avanti i Daemons, che vengono prima raggiunti e poi superati dalle mete di Germinetti e Cavazzoni, ma trovano sul finire del primo tempo la meta nuovamente di Aglioti (trasformata) e chiudono la prima frazione in vantaggio per 13-12.
Nel secondo tempo coach Cavallini decide di dare spazio alle seconde linee e ai rookies per fare in modo che ognuno dei ragazzi presenti potesse portare a casa esperienze e ricordi preziosi di questa trasferta. Scelta coraggiosa e davvero apprezzabile, che costa il podio ma regala un premio meritato ai ragazzi che si sono impegnati pur non scendendo mai in campo e che siamo sicuri riceveranno da questi minuti stimoli per la nuova stagione.
La partita si chiude con il punteggio di 32-19 per Milano, con la terza meta segnata dal solito Aglioti, autore di tutti i TD Daemons della giornata.
Al ritorno a casa, lo splendido abbraccio dei genitori che hanno accolto il pullman dei loro ragazzi con torce e fumogeni, come si fa con i vincitori.
E in cuor loro questi ragazzi una vittoria l’hanno ottenuta, dando un calcio a un anno di privazioni e affrontando gli avversari con coraggio, determinazione e lealtà.
WE ARE DAEMONS!