La visita di coach Tomeo

Foto di Juliana JuiceA completamento del progetto “international Coaches Exchange” che la scorsa estate ha permesso a coach Viotti di partecipare al training camp del Knox College, ospite dei Prairie Fire di coach Tomeo, quest’ultimo è stato, a sue volta, ospite di coach Viotti, due settimane orsono.

Siamo tornati da coach Viotti per farci raccontare questa seconda parte di un’esperienza che, difficilmente, si può dimenticare, sia dal lato sportivo che, soprattutto, dal lato umano.

Di seguito l’intervista integrale a coach Sergio:

D: Quanto è durata la visita di coach Tomeo in Italia e cosa ti ha lasciato dal punto di vista sportivo e umano?

S: La visita di coach Tomeo e di sua moglie Carolyn è durata solo una settimana, e temo che quella che doveva essere una breve vacanza si sia rivelata essere per loro una sorta di “mini-camp”! (sorry Carolyn…).
Non posso che confermare l’impressione che mi aveva fatto durante la mia visita a Knox College: Damon è una persona sempre disponibile, competente, prodiga di consigli e molto accomodante.
La sera prima di venire al campo mi spediva ipotesi di drills via WhatsApp per chiedermi cosa ne pensassi: se non è una persona disponibile questa…

D: Coach Tomeo ha partecipato attivamente alle attività del nostro coaching staff? In che termini?

S: Molto attivamente: ti dico solo che a 24 ore dall’atterraggio era già a prendersi freddo sulle tribune di Cernusco per assistere alla nostra partita contro i Blue Storms. Finita la partita mi ha subito commentato l’operato della linea di difesa (subito trasferito alla nostra d-line). Il martedì seguente era con noi sul campo di Cernusco per rinfrescarci alcune tecniche di base di difesa. Quella sera mi ha fatto effetto ritrovare sul campo di Cernusco la stessa energia e umorismo che avevo visto quand’ero ospite a Knox College, e la squadra ha reagito subito partecipando con entusiasmo. Damon riesce a catalizzare l’attenzione di tutti: è molto bravo a esprimersi in maniera semplice e con l’aiuto di piccole battute che fissano nella mente concetti importanti. Nel nostro lessico adesso abbiamo introdotto il suo termine “aspettare la pizza”: per chi voglia sapere cosa significa non rimane altro che venire sul campo e allenarsi con noi!

D: L’Italia è sempre molto apprezzata da chi la visita. Per coach Tomeo si può dire lo stesso?

S: Penso proprio di sì. Di sicuro il cibo italiano è sempre un cavallo vincente (so per certo che bresaola e vino rosso hanno lasciato il segno), così come è garantito che il nostro atteggiamento sulle strade purtroppo suscita sempre perplessità, per usare un eufemismo…

D: E i Daemons? Sono stati altrettanto apprezzati da coach Tomeo?

S: Senza dubbio. Mi ha confidato che è rimasto impressionato dalla passione con cui giochiamo a football, e anche dal punto di vista della qualità devo dire -non senza una punta di soddisfazione- che qualche fiore all’occhiello ce l’abbiamo anche noi, tant’è vero che voleva riportarsi a casa alcuni nostri giocatori!

D: Ora che il ciclo si è completato, ripeteresti l’esperienza?

S: Direi che il ciclo è appena iniziato! Ci saranno novità molto interessanti per l’anno prossimo, e per quanto mi riguarda ripeterei l’esperienza immediatamente, se possibile prolungando sia la mia pernanenza a Knox College che quella di Damon in Italia. Io intanto mi sono già portato avanti mettendo da parte qualche bottiglia di rosso per Damon e Carolyn, poi vedremo…
Grazie di tutto coach D!

Ringraziamo coach Tomeo, la moglie Carolyn e coach Sergio per il prezioso contributo.

Forza Daemons

Foto di Juliana Juice
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