La stagione Senior è alle porte e, quale miglior occasione, se non questa, per cominciare a raccontarvi dei Daemons?
Partiamo con una intervista a Jordy Baidal, primo grande acquisto dei Daemons per la stagione 2018, proveniente in prestito dai Seamen Milano, nella posizione di Quarterback.
Jordy, oltre ad essere campione d’Italia con i Seamen e oltre ad aver vinto alcuni campionati nazionali junior, sempre con i Seamen, ha partecipato al campionato di seconda divisione del 2016 con i Frogs Legnano, chiudendo la stagione come miglior QB per yard lanciate, in uno dei gironi più “difensivi” del campionato.
Jordy, tra l’altro, ha un grande affiatamento con coach Cavallini, OC senior per il 2016, con il quale ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere a livello giovanile. Un bel biglietto da visita per un attacco da rivitalizzare.
Abbiamo, quindi, deciso di intervistarlo:
D: Jordy, Sei il primo grande acquisto dei Daemons per la stagione 2018. Come ti sei trovato nella tua nuova squadra?
J: Con la squadra si sta creando affiatamento, soprattutto con i ricevitori; come è comune in questo periodo c’è poca presenza perchè si pone priorità a lavoro e famiglia, però vedo una grande famiglia pronta a sacrificarsi per il bene comune e chi può
cerca di essere sempre presente, pronto per la squadra
D: Le tue statistiche nella stagione 2016, come Quarterback dei Frogs Legnano in seconda divisione, parlano chiaro. Primo per yard lanciate, secondo come total offense. Cosa si devono aspettare i tifosi Daemons per la stagione 2018?
J: la stagione con i frogs è stata una delle esperienze più belle e significative della mia vita, eravamo tutti ragazzini uscenti da una stagione difficile dalla giovanile, delusi per non essere arrivati fino alla fine; ci chiamavano i “SeaFrogs” ed effettivamente eravamo una cosa sola, nessuna critica solo voglia di fare tanto e bene. In attacco eravamo su 11 giocatori 7 giocatori fra i 18 e i 20 tutti giovani ma con una grande voglia di far vedere quello che sappiamo fare; devo dire che arrivare primi in yard lanciate e il mio compagno Olivier Segre primo su palloni ricevuti ci ha veramente sorpresi e solo a fine stagione abbiamo realizzato, come squadra, la stagione che avevamo concluso. Niente da ridire: avevamo dato il massimo e ci eravamo fatti sentire, c’è solo da ringraziare i Seamen e i Frogs dell’opportunità concessa.
D: I Daemons hanno raramente puntato sul Pocket Passer classico, preferendo spesso Dual threat QBs. Un bell’impegno per la tua nuova linea d’attacco. Ti sei trovato a tuo agio con la Offensive Line demone?
J: io personalmente sono sempre stato più predisposto per la tasca, non sono mai stato un grande corridore, con tanto impegno e sacrificio sto riuscendo a migliorare in velocità ed accelerazione però c’è ancora da lavorare; per me sarà una sfida personale riuscire ad adattarmi ai ricevitori e sconvolgere il gioco aereo, però sono sempre ben accette le sfide. Per quanto riguarda la linea di attacco ho già avuto modo di conoscerla e ho visto che è bella tosta, dobbiamo solo cominciare a dedicarci di più agli schemi e diventare una cosa sola, mi sono sempre fidato delle linee e continuerò a farlo.
D: In una squadra sempre conosciuta per la sua arcigna difesa, il tuo arrivo e quello di coach Guido Cavallini promettono scintille. I Daemons torneranno ad essere temuti anche in attacco?
J: ho sentito tante voci sulla difesa dei daemons e allenandomi con loro ho capito il perchè: ogni ragazzo dà il massimo in ogni singola azione, la difesa è piena di talenti individuali e se messi insieme nel modo giusto so che possono essere veramente un osso duro per qualsiasi attacco. Io e il coach Guido ci conosciamo da 6 anni, mi piace dire che sia stato lui a farmi amare questo sport, mi ha cresciuto, mi ha accolto in famiglia e continua a spronarmi a fare meglio, farò il possibile per far vedere che coach eccezionale sia e come cambi le persone con le sue parole. Speriamo di stupirvi quest’anno con il nostro attacco e di farci riconoscere un’altra volta da tutti.
D: Alcuni definiscono il Quarterback il ruolo più difficile degli sport di squadra: la pressione è sempre altissima, bisogna conoscere ogni aspetto del playbook, avere memoria corta, qualità di leadership e soprattutto bisogna sempre essere freddi. Tu sei un Quarterbck, senz’altro hai qualcuna di queste qualità; ma qual è la tua qualità migliore?
J: di certo il quarterback è un ruolo complicato, però non è niente senza i compagni che lo circondano, ogni ruolo è importante e insieme formiamo una catena, in campo mi devo fidare di tutti e fare di tutto per il compagno che mi sta affianco, perché so che lui farà la stessa cosa per me; la mia qualità migliore penso sia la perseveranza perché do sempre il massimo in quello che faccio e se qualcosa non mi riesce insisto fino a quando non lo realizzo.
D: Per finire una curiosità: come hai conosciuto il football?
J: La prima partita di football che ho visto è stato il superbowl del 2012 fra New England Patriots e New York Giants: nonostante la sconfitta di poco dei Patriots sono rimasto sorpreso da Tom Brady, poi sempre quell’anno ho conosciuto a scuola Lupo (un mio compagno e uno dei miei ricevitori fino all’anno scorso), che mi ha portato a fare una prova di flag e arrivato al Vigorelli ne sono rimasto affascinato, mi aveva conquistato quell’ambiente, l’ambiente Seamen mi ha dato la possibilità di crescere nel miglior modo possibile e mi ha dato l’opportunità di arrivare dove sono ora, con 5 titoli nazionali (due da titolare e gli altri dalla “seconda fila”), non li ringrazierò mai abbastanza anche per avermi incoraggiato quest’anno con i Daemons. Spero di aiutare i Daemons a ritornare dove è giusto che stiano, fra le migliori squadre della seconda divisione.
Ringraziamo Jordy per il tempo che ci ha concesso e non vediamo l’ora di vederlo in campo in maglia Nera. Grazie Jordy.
E forza Daemons
Foto sulla destra di Guido Gilberti