Domenica 4 maggio a Cernusco Daemons-Blacks

Foto di Juliana JuiceDomenica 4 maggio a Cernusco, a partire dalle ore 15:00, i Daemons incontrano i Blacks di Torino (Foto sulla destra di Juliana Juice). Le previsioni meteo sono assolutamente favorevoli alla visione di una grintosa partita di football americano, tutto sotto un sole mite e primaverile (20° C). L’invito è esteso a tutti e l’entrata è gratuita!
Matteo Pasini della linea d’attacco Daemons non nasconde le insidie del prossimo match, ma allo stesso tempo crede fermamente nell’intera squadra e così ci risponde: “Domenica ci troveremo davanti alla prima squadradel nostro girone, un team determinato a difendere la sua imbattibilità. I Daemons hanno comunque le carte vincenti per sorprendere l’avversario dando il 200% , dominando sia in attacco che in difesa, minimizzando gli sbagli. Ho una forte fiducia in questo gruppo. Credo anche che, dopo una grande delusione l’adrenalina e la voglia di dimostrare chi siamo veramente, i Daemons siano pronti ad affrontare il match con lo spirito giusto. Quello che non vorrei affatto è che la cieca brama di rivincita possa, invece , portare alla deconcentrazione dal gioco e dai compagni. In questi giorno dobbiamo lavorare personalmente anche con la testa, perché io non voglio perdere e soprattutto non voglio perdere con Voi, amici miei!”.
Queste parole di Pasini testimoniano quanto il football americano in Italia sia uno sport straordinario, un gioco che lega in maniera straordinaria le persone parte del team. La sua “magia” è frutto dell’anima di questo sport che è, appunto, lo spirito di gruppo: il collettivo è l’elemento tattico fondamentale, nel football non si parla di azioni individuali, tutti hanno un ruolo specifico, funzionale alla riuscita di uno schema di gioco completo. La vittoria in campo la si ottiene con una preparazione atletica continua e specifica per reparto, ma anche maturando un profilo tecnico e psicologico propriamente di gruppo.
Il film “Ogni maledetta domenica”, di Oliver Stone, lo conferma con queste parole pronunciate da Al Pacino “Io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei! Perciò, o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente”.
Ecco i Daemons chi sono: sono un team vincente nei valori dello sport, dell’amicizia, della lealtà, del rispetto e dell’autocontrollo sugli avversari; i Daemons che scenderanno in campo domenica sono pronti a combattere uniti per un unico obiettivo, e come dice il coach della difesa Mario Rossi “la cosa più importante è mantenere la concentrazione, giocare con la testa e con tanto cuore, nonché ritrovare la cattiveria agonistica a cui aggrapparsi e sostenersi a vicenda e riprendere con orgoglio la vera identità demone”.
Non perdere il controllo e stare attenti agli schemi comandati sono le priorità, la vittoria una possibile conseguenza a cui puntare, perché regala un’emozione che ci riempie l’anima.
A chiusura di questo che più che un articolo sembra una “lode ai Daemons”, la citazione di Oliver Stone calza a pennello: “Non so cosa dirvi davvero… Tutto si decide oggi. Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, sino alla disfatta. Siamo all’inferno e possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta… Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro… Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei! Perciò, o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi! È tutto qui. Allora, che cosa volete fare?“.

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